Pascalin_Project (The project)







L’obiettivo del progetto è di ricordare Franz Dantone Pascalin, primo fotografo delle Dolomiti, attraverso l’osservazione degli aspetti iconografici ed iconologici presenti nella sua produzione fotografica, rivisitandoli e presentandoli in chiave attuale e contemporanea. Attraverso un’azione di scomposizione e rilettura della rappresentazioni fotografiche, immortalate nelle lastre di F.D.P., cento e più anni fa, il progetto vuole analizzare i diversi mutamanti intercorsi nella società fassana, capire”dov’è” e forse percepire “dove sta andando”. Strumento di questo percorso volto a dare delle risposte, è la mia consapevolezza biologica intesa nella maniera più ampia,che spesso tenta a trovare le risposte nel passato, nella storia, senza accorgersi che il presente se non vissuto, non si sedimenta e non diviene memoria. La celebrazione del centenario, della morte di F.D.P è un’occasione irripetibile di autoanalisi e di autocritica della/nella società ladina, attraverso l’utilizzo ed il consumo del linguaggio delle immagini. 


The project's goal is to remember Franz Dantone Pascalin, the first photographer of the Dolomites, through observation and iconographic and iconological aspects of the present in his photographic production, presenting them in a contemporary works. Through the decomposition of the photographic representations of action, the project aims to analyze the various changes in Fassa society, understand "where" and perhaps feel "where it is going." Instrument of this path is my biological awareness that often tries to find answers in the past, in history, without realizing that this experience if you do not, do not settle and does not become memory. The celebration of the centenary of the death of FDP is an opportunity for self analysis and criticism of society Ladin, through the use of language and consumption of images.



Con il sostegno del Museo Ladino di Fassa e del Comune di Canazei, stati stati organizzati degli eventi collaterali come conferenze, serate dibattito, istallazioni sul territorio ecc.. Sono intervenuti artisti, intellettuali e critici, tra cui l'antropologo Cesare Poppi, la professoressa Orietta Berlanda, il Direttore del Museo Ladino e l'instancabile Manuel Riz (vedi foto).