oxygen

Dichiarare, poi dipingere.
Sembra un'intento politico, un manifesto, ma in realtà l'arte è sempre stata la risposta alla realtà sociale di appartenenza. Nel dichiarare però, l'artista pone l'obiettivo, non rivela i mezzi e i contenuti, infatti l'arte necessita di ricerca, di esplorazione, di introspezione, in quei mondi del vissuto e del vivendo. Altrimenti, con l'adozione di un metodo produttivo razionale e pragmatico l'arte rinuncerebbe alla scoperta di nuovi linguaggi e nuovi orizzonti.
Nella rappresentazione pittorica sono poi le sensazioni generiche, le emozioni, filtrate in maniera soggettiva che portano alla luce il bisogno di incanalare le proprie energie creative in un percorso non definito, pur riuscendo già a dichiarare certi intenti, che non neccessariamente poi corrispondono alla realtà
Il ciclo oxygen nasce dalle recenti frequentazioni al nuovo Centro acquatico, dove settimanalmente mi cimento con il nuoto e famigliarizzo nuovamente con l'acqua. Già le prime uscite mi riportarono alla memoria un' episodio della mia infanzia, relativo al rischio corso di affogare. Solo questo, è già sufficiente e orrendamente affascinante per dichiarare il mio intento pittorico.
Posso poi dilettarmi su questioni tecniche o tecnologiche, come l'uso del disegno, che nella mia ricerca non è sempre scontato.Utilizzare il suo potere fascinoso per appropriarmi della bellezza, come gusto dell'equilibrio e della composizione. Posso indagare i contenuti, capire a cosa si riferisce il numero atomico dell' ossigeno, oppure che legame esiste tra il nome gerco di oxys e la radice yev che significa generare.
Intuire o meglio aprezzare la dinamica sportiva dei tuffatori che ne fa dei loro fisici e della loro anatomia degli dei incarnati.
Ma nell'atteggiamento mio di fonte a questo percorso pittorico, rimane prioritaria una sensazione, che apparentemente si riferisce alla paura di annegare e perdere la vita fisica, i ricordi, le persone care, ma probabilmente la sensazione è legata alla mia infanzia, all'essere bambino, al riuscire ora da adulto a rileggere il rapporto bambino-società e le relative indissolubili relazioni tra l'Es, il Super Io e l'Ego.
Rimane come costante la presenza affascinante dell'acqua (H2O), che diviene antitesi dell'ossigeno, che ricalca il processo evolutivo dell'essere umano, che a tratti fa riaffiorare la paura di morire soffocati, ma che mantiene al suo interno il calore, la tenerezza e la sicurezza di quel ventre materno, la prima mia dimora, permeato di liquido amniotico.


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