Glue Urban BAW Bolzano Art Week

Nel contesto delle Bolzano Art Weeks, il progetto GLUE – Itinerant |Urban | Culture offre un’opportunità unica per riflettere sulla relazione sempre più complessa tra uomo e natura, evidenziando come l’ambiente naturale non sia solo un contesto geografico ma anche una parte integrante dell’identità culturale delle comunità che lo abitano.
GLUE è l’esito di una Call for Artists che ha sfidato i partecipanti a esplorare, attraverso l’arte visiva, l’evoluzione della crisi climatica e il suo impatto sulla nostra quotidianità. Gli artisti sono stati invitati a considerare i possibili scenari futuri di adattamento umano in un mondo segnato da eventi estremi sempre più frequenti e da un’infrastruttura urbana in continua espansione.
I risultati della call sono stati tradotti in 10 manifesti artistici affissi in diverse location urbane di Bolzano, rendendo l’arte non solo accessibile ma anche parte di un dialogo quotidiano con la comunità. L’obiettivo è quello di stimolare nuove riflessioni su come possiamo riconnetterci al mondo naturale e trovare modalità innovative per convivere con gli effetti del cambiamento climatico.
Il 28 settembre 2024, presso Pippo food.chill.stage, si è tenuto l’evento di presentazione del progetto GLUE, durante il quale sono stati esposti i manifesti dal vivo e ascoltare gli artisti raccontare il processo creativo che li ha portati a interpretare questi temi cruciali. 
La giuria (Patrizia Bertolini, Nazario Zambaldi e Mauro Sperandio) ha condiviso la propria esperienza e il criterio di selezione delle opere.
GLUE non è solo un evento artistico, ma un invito a guardare al futuro con occhi nuovi, a riconoscere l’arte come strumento di connessione tra la nostra esperienza umana e il mondo naturale. Vi invitiamo a unirvi a noi per questo dialogo aperto e coinvolgente.
L’iniziativa è stata promossa da Arci Bolzano – Bozen, con il sostegno della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia autonoma di Bolzano, dell’Ufficio Cultura del Comune di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio – Stiftung Sparkasse.





Look closer/Guardare vicino/Cialer davejin,  nasce dalla manipolazione digitale dell’opera Identità-Montagna-Agricoltura-Turismo di Claus Soraperra, dove un contadino sembra vivere la propria condizione in un corpo sezionato in più parti. Accanto alla figura compare la parola “autoscopia” fenomeno psicologico per il quale un individuo ha visione del proprio corpo da una posizione esterna a quest'ultimo. Il contadino è munito di una falce che rappresenta la mietitura nel passato e la cura della terra, ma inevitabilmente diviene presagio e metafora di morte. Il volto è coperto da una maschera anti gas, che evoca la perdita di equilibrio tra la Natura, nella sua purezza e l’uomo, ormai alle prese con gli ambienti di coltivazione contaminati sempre più da pesticidi, inquinamento e sfruttamento intensivo. La parte inferiore della figura rappresenta una radiografia, il ricordo di uno scheletro diviene metafora del bisogno di guardarsi ed indagarsi dentro. 
La frase Look closer invita l’osservatore a fermarsi ed osservare la propria condizione intorno a se, nella propria quotidianità, nel proprio orizzonte sociale, nelle proprie possibilità, per poter assumere atteggiamenti individuali che rispettino l’equilibrio tra Uomo e Natura.


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