UTERE è il risultato di un lavoro partito nel 2023. Attraverso la realizzazione delle opere pittoriche, gradualmente ha preso forma il progetto espositivo, che raccoglie una somma di elementi essenziali per allestire uno spazio artistico che fonde istallazioni, video e performance. Attraverso l’occupazione spaziale figurata e reale, l’atto artistico diviene una riflessione e ricerca dello spirituale, e di tutte le sue implicazioni e connessioni con il mondo oggettivo.
La ricerca artistica e la produzione delle opere UTERES, vogliono definire lo spazio pittorico come luogo del vuoto, dell’assenza, come luogo della costante ricerca di qualcosa che è trascendente e che sembra essere qualcosa che fin dal principio ci sembra appartenere.
La ricerca attraverso la negazione dei principi rappresentativi e prospettici e di qualsiasi tentazione empirica della rappresentazione spaziale, vuole generare nell’osservatore la percezione e la parvenza di uno spazio non tanto tridimensionale ma trascendente.
I primi studi grafici e pittorici risalgono agli anni duemila e partivano dallo sviluppo dei temi legati agli Heiligen Gräber, il luogo della deposizione del corpo del Cristo morto. Il tema del corpo, della “soma” per i greci, della fisicità risulta essere il principio della negazione e dell’assenza della corporalità evocando lo spazio come assenza della figurazione.
Le tele vogliono essere il luogo dell’effimero, rappresentare il “momento seguente…”, il ritardo nell’accadimento delle cose, la perdita dell’azione generativa.
UTERES artistic exploration project 2024
a cura de / a cura di: Claus Soraperra/Ernesto L. Francalanci
© 2024 Istitut Cultural Ladin “majon di fascegn”, Sèn Jan
Tesć / Testi: Sabrina Rasom/Ernesto L. Francalanci/Claus Soraperra
Documentazion fotografica / Documentazione fotografica: Lorenzo Dezulian/Claus Soraperra
Progetto grafico / proget grafich: Giuditta Soraperra
Publistampa S.r.l.,Pergine Valsugana (TN
Traduzions / Traduzioni: Paula Griffiths/Claus Soraperra
ISBN 979-12-81061-07-1