Trienala Ladina e Premio artistico di scultura Richard Agreiter 2019
Sarà visitabile fino al 24 maggio al Museum Ladin di San Martino in Badia la mostra che riunisce le opere degli artisti vincitori della sesta Trienala Ladina e del Premio “Richard Agreiter”
È lo spazio in tutte le sue declinazioni il
protagonista della mostra
“Le post é la lerch” (Il luogo è lo spazio), inaugurata il 20
settembre al Museum Ladin
Ciastel de Tor, che espone opere dei
vincitori del sesto concorso d’arte Trienala Ladina (Annatina Dermont, Yvonne
Gienal, Karin Schmuck, Claus Soraperra e Tobias Tavella) e del Premio artistico
“Richard Agreiter” 2019 (Michael Schrattenthaler). I sei artisti, selezionati
da una giuria internazionale, si confrontano con questo tema attraverso una
molteplicità di strumenti, dalla pittura alla fotografia, fino alla
performance, all’installazione e, nel caso di Schrattenthaler, alla scultura.
La Trienala Ladina è un concorso d’arte organizzato ogni tre anni dal Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia, giunto quest’anno alla sesta edizione, aperto ad artisti e artiste residenti nelle cinque valli ladine dolomitiche (Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo), nel Cantone dei Grigioni in Svizzera e nel Friuli-Venezia Giulia, nonché a coloro che si sentono ladini e hanno un legame con la storia, la cultura e le tradizioni ladine.
L’obiettivo del concorso, che dà diritto ai vincitori di esporre, è quello di rendere nota la produzione d’arte ladina a un ampio pubblico.
La giuria internazionale dell’edizione 2019 era composta da Adam Budak, curatore della Galleria nazionale di Praga, Cristiana Perrella, direttrice del Centro d’arte contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, Stefania Pitscheider, direttrice del Museo delle donne di Hittisau, in Austria, Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Rovereto, e dallo storico dell’arte austriaco e curatore dell’edizione di quest’anno, Günther Moschig.
La Trienala Ladina è un concorso d’arte organizzato ogni tre anni dal Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia, giunto quest’anno alla sesta edizione, aperto ad artisti e artiste residenti nelle cinque valli ladine dolomitiche (Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo), nel Cantone dei Grigioni in Svizzera e nel Friuli-Venezia Giulia, nonché a coloro che si sentono ladini e hanno un legame con la storia, la cultura e le tradizioni ladine.
L’obiettivo del concorso, che dà diritto ai vincitori di esporre, è quello di rendere nota la produzione d’arte ladina a un ampio pubblico.
La giuria internazionale dell’edizione 2019 era composta da Adam Budak, curatore della Galleria nazionale di Praga, Cristiana Perrella, direttrice del Centro d’arte contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, Stefania Pitscheider, direttrice del Museo delle donne di Hittisau, in Austria, Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Rovereto, e dallo storico dell’arte austriaco e curatore dell’edizione di quest’anno, Günther Moschig.
(Looney Angst, Günther Moschig, Richard Agreiter e Arno Kompatscher)
(Richard Agreiter, Looney Angst, Arno Kompatscher Stefan Planker e Günther Moschig)
(Looney Angst's Company)
y l Diretor Stefan Planker)