Museo Ladino di Fassa 2012_L'Adige






Museo Ladin di Fassa
Sala 5 

Studio Weber e Winterle (TN)
da Pascalin_Project

Turismo-Ambiente 198.5 x 249.5 di Claus Soraperra



Il 10 dicembre 2011 è stata inaugurata nel Museo Ladino di Fassa l’ultima sala dedicata agli avvenimenti che dal 1900 ad oggi hanno caratterizzato e segnato la storia della valle di Fassa.
La presenza di alcune postazioni multimediali e le installazioni artistiche segnano il passaggio dalla tradizione alla contemporaneità, avvenuta in Fassa nell’ultimo decennio.
L’artista canadese Althea Thauberger è presente con un wallpaper ed un video, realizzati in valle e presentati a MANIFESTA 7 nel 2007 . Althea Thauberger sceglie di lavorare sulla rivisitazione di una leggenda tradizionale La Mort y la Miseria presentandola con un linguaggio attuale, e proponendo una lettura da un punto di vista insolito, indagando i punti critici della società fassana di oggi.
Claus Soraperra presenta Turismo_Ambiente un’opera del Pascalin Project, che sebbene decontestualizzata, tenta di dare una lettura a tutto campo dell’impatto del mercato del turismo e della globalizzazione che ardisce di travolgere la società di Fassa e il proprio abitat in un processo di massificazione di facciata, che insieme al resto del mondo rischia di condurre alla deriva.


On 10 December 2011 has been opened in the last Fassa Ladin Museum room dedicated to the events that have marked since 1900 and marked the history of the val di Fassa.
The presence of some sites and multimedia art installations mark the transition from tradition to modernity, Fassa occurred in the last decade.
The Canadian artist Althea Thauberger is present with a wallpaper and a video, made
​​in the valley and submitted to MANIFESTA 7 in 2007. Althea Thauberger choose to work on the revival of a traditional legend “The Death and the Misery” presenting it with a contemporary language, and proposing a reading from an unusual point of view, investigating the critical points of the company Fassa today.
Claus Soraperra presents the work of Pascalin Project, “Tourism and the Anvironment” work, which, although out of context, tries to read a wide-ranging impact of the tourism market and globalization that dares to overwhelm the company Fassa and their habitat in a standardization process of the façade, along with the rest of the world is likely to lead to results

Museo Ladino di Fassa 2012_Inaugurazione

Museo Ladino di Fassa, Tempes de Neves - La Modernità

Inaugurazione del nuovo allestimento della sala del museo dedicata alla modernità, aperto al pubblico dal 10 dicembre 2011
In occasione dell’assemblea annuale dell’Istituto Culturale Ladino di Vigo di Fassa, prevista per sabato 10 dicembre alle ore 17.00 presso il Museo Ladino di Fassa, verrà presentato il nuovo allestimento della sala del Museo dedicata alla “modernità”.
L’esposizione mette in evidenza come la radicale trasformazione delle strutture sociali avvenuta nel corso dell’ultimo secolo abbia imposto ai Ladini una nuova percezione del proprio habitat e la ridefinizione della propria identità. A partire dalla “scoperta” delle Dolomiti da parte di scienziati, geologi, etnografi ed esploratori, il nuovo allestimento propone testimonianze, immagini e cimeli relativi alla nascita del turismo e dell’alpinismo, fenomeni che a partire dall’Ottocento porteranno all’obsolescenza dell’economia contadina e allo sviluppo del turismo di massa.
Il processo di formazione di una “coscienza identitaria” presso la popolazione ladina viene simbolicamente rappresentato mediante un diorama di notevole impatto scenografico, formato da sei manichini artisticamente scolpiti da Filip Moroder, che presenta l’evoluzione del costume ladino nel corso del Novecento, laddove l’abbigliamento festivo tradizionale viene ripreso come elemento distintivo di appartenenza e quindi codificato anche come divisa dei gruppi folcloristici.
La seconda parte della sala conduce direttamente nella dimensione della contemporaneità e nel variegato mondo in cui oggi si esprime l’identità ladina fra tradizione e globalizzazione: arte, musica, letteratura, teatro. Qui, nel nuovo spazio creato dagli architetti Weber e Winterle, si fronteggiano le opere di due artisti visuali contemporanei: “La Mort e la Miseria” realizzata dalla canadese Althea Thauberger per la mostra internazionale “Manifesta 7”, e “Turism_Ambient” del fassano Claus Soraperra, ispirata alle immagini fotografiche di Franz Dantone Pascalin, opere emblematiche che propongono una personalissima lettura della tradizione ladina, la prima mediata da una raffinata stilizzazione estetica, la seconda proposta in chiave più decisamente ironica, persino autocritica. Quattro nuove postazioni multimediali consentono infine di accedere al variegato caleidoscopio della produzione culturale ladina odierna attraverso la quale si esprime e si ridefinisce di continuo l’identità ladina nel mondo contemporaneo.


Per informazioni:
Istitut Cultural Ladin "Majon di Fascegn"
Tel. +(39) 0462 764267
E-mail: info@istladin.net

Rassegna stampa: La Usc di Ladins (9 dicembre 2011) ; La Usc di Ladins (16 dicembre 2011)